La Corea del Sud avvia un'inchiesta su Telegram per presunta negligenza in reati di deepfake

La Corea del Sud avvia un'inchiesta su Telegram per presunta negligenza in reati di deepfake

Le forze dell'ordine sudcoreane hanno avviato un'inchiesta su Telegram e altre piattaforme di messaggistica istantanea accusandole di rispondere in modo insufficiente a casi di utilizzo di deepfake per attività criminali. Di recente, il paese ha registrato un aumento degli incidenti di video falsi utilizzati per estorsione, molestie e altri reati, generando preoccupazione pubblica.

La dichiarazione delle autorità è stata emessa in risposta a casi di alto profilo in cui i deepfake sono stati utilizzati per screditare le vittime, in particolare le donne. Alcuni utenti della piattaforma, secondo quanto riportato, hanno creato e diffuso video falsi con personalità famose, portando a gravi conseguenze per le persone coinvolte e il loro entourage.

Le autorità sudcoreane hanno sottolineato che l'obiettivo dell'inchiesta è determinare quanto bene le piattaforme abbiano collaborato con le autorità nella lotta contro tali crimini e come abbiano risposto alle richieste di rimozione di contenuti che includono deepfake.

Come misura di protezione per i cittadini, le autorità stanno anche considerando di implementare nuove normative che regolano l'uso di tali tecnologie e la responsabilità delle piattaforme per i materiali pubblicati dagli utenti.

Ci si aspetta che l'inchiesta porti a requisiti più severi per le piattaforme in merito alla prevenzione della diffusione di contenuti inaccettabili e alla protezione delle popolazioni vulnerabili.

Considerando la popolarità globale di Telegram e di altri messaggeri, la questione della regolamentazione dei contenuti e della lotta contro i crimini virtuali sta diventando sempre più urgente. La società chiede misure adeguate per garantire la sicurezza di tutti gli utenti e proteggere i loro diritti alla privacy e alla reputazione.

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