Il Pentagono destina 269 milioni di dollari alla ricerca sui chip militari
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato l’assegnazione di 269 milioni di dollari per finanziare la ricerca e lo sviluppo nel campo dei semiconduttori necessari per applicazioni militari. Questa iniziativa fa parte di un programma volto a rafforzare le capacità produttive del paese di fronte alla crescente concorrenza globale nel settore tecnologico, come quella della Cina.
Questi sostanziali investimenti sono diretti verso risultati che contribuiranno alla creazione di chip avanzati utilizzati in attrezzature militari e sistemi d’arma. La strategia del Pentagono si basa sulla necessità di migliorare la propria posizione nella tecnologia internazionale e ridurre il rischio di dipendenza da fonti estere di approvvigionamento di semiconduttori che potrebbero affrontare rischi critici a causa delle tensioni geopolitiche.
Le attività specifiche che utilizzeranno questi fondi sono ampie e comprendono la collaborazione con università e aziende private per sviluppare nuove architetture di chip. È previsto anche supporto per le startup che stanno sviluppando soluzioni innovative nel campo dei microprocessori. Si prevede che questo fornisca agli Stati Uniti un vantaggio nelle tecnologie militari nei prossimi decenni.
Il programma comprende inoltre finanziamenti per progetti di ricerca focalizzati sull’aumento delle prestazioni, sulla riduzione del consumo energetico e sul miglioramento della stabilità delle nuove tecnologie dei semiconduttori. Questi passi dovrebbero aiutare il paese a aumentare significativamente la propria capacità di produzione interna di chip e a ridurre la dipendenza dalle forniture estere entro il 2025.
Questa decisione è presa nel contesto di una carenza globale di microchip, che complica la produzione non solo di tecnologia militare, ma anche civile. Il Pentagono ha l’obiettivo di realizzare questi piani il più rapidamente possibile, poiché le alte tecnologie hanno una importanza strategica per la sicurezza e la difesa del paese.
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