Cina Riduce le Speranze di un Picco Anticipato nelle Emissioni di Carbonio

Dichiarazioni recenti delle autorità cinesi riguardo al rinvio del loro piano per raggiungere un picco nelle emissioni di carbonio hanno creato una onda di delusione tra ambientalisti e aziende di investimento. Si aspettava che la Cina, come una delle maggiori fonti di carbonio al mondo, raggiungesse questo obiettivo entro il 2030; tuttavia, nuove misure volte a sostenere la crescita economica mettono in dubbio questa strategia. Di conseguenza, ora gli esperti ritengono che le speranze di un picco anticipato nelle emissioni possano essere infondate.

La politica ambientale della Cina si è concentrata negli ultimi anni sulla riduzione dell'inquinamento atmosferico e delle emissioni di carbonio. Tuttavia, il desiderio di riattivare l'economia dopo la pandemia di COVID-19 ha portato a un rinascita dei progetti di carbone e all'aumento del consumo di risorse energetiche, il che, a sua volta, ha portato a un aumento delle emissioni di carbonio. Quindi diventa evidente che l'attività economica ha la precedenza sulla protezione ambientale nella situazione attuale, suscitando preoccupazioni tra i ricercatori sui cambiamenti climatici.

Inoltre, le autorità cinesi sottolineano la necessità di una crescita sostenibile, il che potrebbe anche complicare l'adempimento degli impegni ambientali. Ciò solleva interrogativi su se la Cina sarà in grado di esportare la propria politica ambientale sulla scena internazionale se le priorità interne diventano conflittuali.

Gli ambientalisti chiedono azioni più decisiva e sollecitano la leadership cinese a rivedere la propria strategia per garantire riduzioni a lungo termine delle emissioni di carbonio. Altrimenti, avvertono, un'ulteriore crescita economica potrebbe portare a conseguenze catastrofiche per il clima, non solo per la Cina, ma per il resto del mondo.

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