La Corea del Sud abbraccia energia nucleare e idrogeno per ridurre le emissioni di carbonio
La Corea del Sud ha annunciato una nuova strategia nella lotta contro i cambiamenti climatici, concentrandosi sull'aumento della quota di energia nucleare e idrogeno nel suo sistema energetico. Questa iniziativa mira a ridurre significativamente le emissioni di carbonio e raggiungere gli obiettivi climatici entro il 2030. Nell'ambito di questo programma, il governo del paese prevede di utilizzare attivamente reattori nucleari e sviluppare tecnologie energetiche a idrogeno.
Il Primo Ministro della Corea del Sud ha sottolineato che il passaggio a fonti di energia più pulite sarà un passo fondamentale per affrontare i problemi globali dei cambiamenti climatici. Ha dichiarato che il paese intende ridurre la propria dipendenza dai combustibili fossili e diminuire la propria impronta di carbonio, garantendo al contempo la sicurezza energetica.
Un componente chiave della nuova politica è l'aumento della generazione di energia da fonti nucleari. Il governo prevede di lanciare nuovi reattori e prolungare la vita utile delle strutture esistenti. L'energia da idrogeno avrà anche un ruolo centrale in questa strategia, con un focus sulla produzione di "idrogeno verde" da fonti energetiche rinnovabili come solare ed eolico.
Queste misure mirano a rendere la Corea del Sud meno dipendente dalle importazioni di carbone e gas. Si prevede che questa modernizzazione del sistema energetico aiuterà il paese a ridurre le emissioni del 37% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2018.
Tra le iniziative vengono inoltre prese in considerazione misure per aumentare l'efficienza energetica e implementare nuove tecnologie per lo stoccaggio e la trasmissione dell'energia. Il governo spera che queste azioni non solo contribuiranno alla lotta contro i cambiamenti climatici, ma creeranno anche nuovi posti di lavoro nel settore dell'energia pulita.
Nonostante le critiche da parte di gruppi ambientalisti riguardo alla sicurezza dell'energia nucleare, il governo insiste sul fatto che le nuove tecnologie garantiranno alti livelli di sicurezza e un impatto ambientale minimo.
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