Kyle Bass: L'Esclusione del Petrolio dall'ESG - Una Causa Perse
Il rinomato finanziere e analista d'investimento Kyle Bass ha commentato i tentativi non riusciti di escludere il settore petrolifero dai principi ESG (ambientali, sociali e di governance). Nella sua recente dichiarazione, ha considerato questo sforzo un fallimento e ha avvertito delle sue conseguenze per gli investitori e l'economia nel suo complesso.
Secondo lui, gli approcci ESG che cercano di eliminare gli idrocarburi non solo sono impossibili da attuare, ma portano anche a risultati indesiderabili. Nonostante la popolarità delle iniziative ESG tra molti investitori, Bass afferma che tali strategie, alla fine, minano l'affidabilità dei mercati finanziari e potrebbero portare a una crisi energetica, dato che il consumo di petrolio rimane cruciale per l'economia globale.
Enfatizza che l'esclusione del settore degli idrocarburi non ridurrà solo l'inquinamento ambientale, ma potrebbe anche peggiorarlo. In assenza di investimenti sufficienti nell'industria petrolifera, l'aspettativa di una transizione sostenibile verso fonti di energia alternative sembra estremamente ottimista e i risultati potrebbero essere ancora più disastrosi per l'ecologia.
Kyle Bass ha anche sottolineato i rischi legati alla riprioritizzazione errata degli investimenti, quando i fondi si concentrano su ESG a discapito dei settori tradizionali. Osserva che una tale politica di "lista nera" danneggia non solo gli attivi dei fondi stessi, ma l'intero panorama economico.
L'esperto ha avvertito che se i governi e gli investitori continueranno a ignorare la necessità di idrocarburi, ciò potrebbe portare a crisi energetiche in futuro, aggravando l'instabilità economica. A suo avviso, è necessario cambiare approccio verso le risorse energetiche e riconoscerne l'importanza nel mondo moderno.