Il Brasile critica la legge europea sulla deforestazione per mancanza di comprensione

Il Brasile critica la legge europea sulla deforestazione per mancanza di comprensione

Le autorità brasiliane hanno espresso un forte disaccordo con la legge recentemente approvata dall'Unione Europea riguardante la deforestazione e la gestione sostenibile delle risorse naturali. Il Ministro dell'Ambiente del Brasile, Marcos Pereira, ha dichiarato che questa legge è in realtà una barriera commerciale che non tiene conto delle realtà affrontate dai paesi ricchi di risorse. Secondo lui, tali misure non solo minano le economie dei paesi in via di sviluppo, ma aggravano anche i problemi esistenti legati alla protezione dell'ambiente.

Il provvedimento legislativo introduce regole rigide e obblighi per gli importatori di prodotti provenienti da paesi in cui è riscontrata la deforestazione illegale. Il Brasile, che ospita la foresta pluviale amazzonica, è stato oggetto di crescenti critiche da parte dell'UE dopo che recenti dati hanno indicato un aumento della distruzione delle foreste nella regione. Pereira ha sottolineato che tale politica richiede dal Brasile sforzi eccessivi per conformarsi a condizioni che ignorano le sue necessità e realtà specifiche.

Inoltre, il ministro ha osservato che il Brasile sta lavorando per uno sviluppo e un'ecologia più sostenibili, e che le incomprensioni da parte dell'UE ostacolano solo questi sforzi. Gli esperti avvertono che questo approccio potrebbe portare a un ulteriore deterioramento dei rapporti tra Brasile e Unione Europea nel contesto di crescenti discussioni internazionali sul cambiamento climatico e sullo sviluppo sostenibile.

In conclusione, il Brasile ha sollecitato negoziati più equilibrati e costruttivi con l'UE che tengano conto delle realtà della popolazione locale e dell'impegno dei paesi a preservare le proprie risorse naturali.

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